I ragazzi di AndroidAndMe hanno pubblicato un interessante articolo nel quale vengono riassunte alcune delle caratteristiche che dovrebbero portare i consumatori americani a scegliere il nuovissimo HTC EVO 4g con la nuova rete 4G di Sprint invece che il Google Nexus One.
Ricordiamo che il terminale in Europa si farà ancora attendere, anche perchè mentre in America HTC ha trovato la partnership di Sprint, che ha modernizzato la sua rete al WiMax (caratteristica fondamentale del nuovo HTC EVO 4G), in Europa un uscita di questo terminale a breve non è auspicabile in quanto la nostra rete ancora non è ancora pronta al 4G (e forse non lo sarà ancora per molto) e gli operatori ancora devono agire sensibilmente nell’ammodernamento della rete mobile.
Ma andiamo ad elencare le caratteristiche vincenti dell’HTC EVO 4g:
1 – E’ il primo smarthphone a supportare il WiMax 4g
2- Supporta le nuovissime applicazioni Android sviluppate per il 4G
3– Schermo più grande da 4 pollici
4– Uscita e ingresso video HD 720p
5– Doppia fotocamera e supporto alle videochiamate
6– Memoria interna di 1GB
7– Può essere utilizzato come gateway internet ed interconnettere fino ad 8 periferiche
I ragazzi di AndroidAndMe aggiungono inoltre alcune motivazioni che invece dovrebbero scoraggiare l’acquisto del nuovo HTC, tra queste inseriscono la copertura ancora scarsa (in america) del WiMax dell’operatore Spring, la possibilità che le annunciate future reti HDSPA+ siano più veloci del WiMax 4g. Infine viene aggiunto come svantaggio l’impossibilità da parte del nuovo terminale HTC di godere degli aggiornamenti ufficiali Google man mano che vengono rilasciati: come di consueto infatti HTC modifica fortemente l’interfaccia Android dei propri terminali, e quindi si riserva il diritto di rilasciare aggiornamenti appositi al sistema operativo e alla propria e tanto discussa interfaccia Sense.
Ad ogni modo vantaggi o svantaggi a parte, in Europa dovremo attendere ancora molto tempo prima di godere di questo nuovo terminale e della velocità delle nuove reti di quarta generazione, non ci resta quindi che attendere che gli operatori facciano la loro intervenendo sulla rete nostrana.