La crisi non sembra guardare in faccia nessuno e HTC è stato uno dei produttori più colpiti del 2012, vedendo la sua quota di mercato diminuirsi in maniera drastica nonostante gli ottimi prodotti lanciati.
Dopo i grandissimi successi ottenuti nel corso del 2010 col la serie Sensation, il produttore taiwanese non è più riuscito a ripetersi, la serie One ha sfornato ottimi terminali, il One X su tutti, ma lo strepitoso successo di Samsung con il suo Galaxy S III ha completamente eclissato tutti, HTC compresa.
Proprio in questi giorni il CEO di HTC, Peter Chou ha fatto il punto della situazione nel corso di un’intervista al “The Wall Street Journal”. Chou ha così commentato l’anno appena trascorso:
Il peggio per HTC è stato probabilmente superato. Il 2013 sarà migliore. I nostri concorrenti sono stati molto forti e intraprendenti, investendo molti soldi in marketing. Noi non abbiamo fatto abbastanza su questo fronte. Anche se non abbiamo tutti questi soldi per contrastarli [Samsung ed Apple], la cosa più importante è quella di avere dei prodotti unici che si rivolgono ai consumatori.
Secondo Dale Gai, analista di Barclays, il problema del marketing è solo marginale. Rispetto ai principali competitors HTC non produce alcun componente hardware, Samsung ad esempio produce in casa i display, i processori le memorie e molte altre pari interne, lo stesso si può dire per LG e, seppur Apple non produca hardware direttamente, acquista macchinari per i loro fornitori.
In questi anni HTC si è semplicemente limitata a prendere il software Google, il processore Qualcomm, il display Sharp ed assemblarli insieme. Questo colloca HTC in una posizione stagnante rispetto ai diretti avversari, davvero molto agguerriti e soprattutto molto innovativi.
Da normalissimi utenti finali non possiamo che augurare il meglio per HTC, il primo produttore a credere fortemente nella scommessa Android e quello che ci ha regalato in questi ultimi anni device qualitativamente validi.
[Via]