Nella giornata di ieri è stato presentato ufficialmente il nuovo sistema operativo Android Oreo. A mente fredda, dunque, è possibile analizzare quelli che a conti fatti sono i principali punti di forza di un pacchetto software che entro il 2017 dovrebbero essere messi a disposizione di diversi top di gamma in circolazione.
Andiamo dunque ad analizzare le principali caratteristiche di Android Oreo, relativamente ad un aggiornamento che nei prossimi mesi potrebbe fare la differenza con gli smartphone dalla scheda tecnica più avanzata al momento:
Autonomia: Android Oreo imporrà dei limiti per i processi in background delle app
Tempi di avvio: nettamente dimezzati
Icone adattative: in arrivo icone quadrate e gli OEM le potranno adattare meglio ai singoli device.
Project Treble: si tratta di un’architettura modulare che rende più semplice e veloce confezionare aggiornamenti software delle singole aziende che sviluppano smartphone.
Autofill API: finalmente il completamento automatico delle password avviene tramite sistema operativo
PIP: Picture in Picture (PIP) su smartphone e tablet, con la possibilità di ridurre i video in una finestra più piccola
Font scaricabili
Installazione da origini sconosciute: il permesso va concesso dagli utenti per singola app
Indicatori di notifica (notification dot): arrivano dei “pallini” che indicano la presenza di notifiche non lette
Notifiche rinviabili: possibilità di far slittare una notifica ad una data successiva.
Canali di Notifica: ciascuna app ha dei “canali” di riferimento con la propria priorità nel ricevere le notifiche
Ambient screen: evidenziate le notifiche in arrivo con font decisamente più larghi
Insomma, tantissime novità attraverso l’annuncio ufficiale dell’aggiornamento Android Oreo, in attesa di poterlo toccare con mano sui principali top di gamma.