Svolta favorevole a Apple, nella battaglia legale contro Motorola, simbolicamente la casa produttrice più vicina a Google e al sistema operativo Android, considerando che è stato scongiurato il pericolo che gli iPhone potessero non essere commercializzati negli Stati Uniti.
Sul tema si è soffermato Bloomberg:
“La decisione si palesa in un quadro in cui né Apple […] né Google sono riuscite a delineare un attacco decisivo contro l’avversaria, nella controversia iniziata più di due anni fa. Ognuna delle due parti ha affermato che l’altra vìola dei brevetti, ma Apple ha accusato Motorola Mobility anche di aver infranto i termini FRAND che la obbligava a cedere a condizioni non discriminatorie alcune delle sue tecnologie più usate”.
Ricordiamo l brevetto in questione, numero 6.246.862 (”Sensor controlled user interface for portable communication device”), si rivolge ai sensori di prossimità, con la relativa disattivazione dello schermo, quando è vicino al viso dell’utente, nel corso di una conversazione.
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