Ancora voci piuttosto interessante, attorno ad un dispositivo Android da poco presentato alla stampa e al pubblico, e non ancora arrivato sul mercato. Stiamo parlando del cosiddetto Motorola Droid RAZR, finito sotto i riflettori soprattutto perché prodotto dall’azienda che è stata acquistato di recente da Google.Nello specifico, in queste ore sono giunte alcune voci per quanto concerne un tema molto delicato, quello dello sblocco dei bootloader. Ad esporsi, sembra sia stata Christy Wyatt, vice presidente della divisione mobile software di Motorola, secondo cui la responsabilità dello sblocco del bootloader sarà di competenza esclusivamente degli operatori, che saranno autorizzati alla vendita del modello. Resta da capire, dunque, l’approccio per i pezzi no-brand, ma soprattutto quello degli operatori, considerando che lo sblocco da un lato comporta dei rischi tecnici e un’assistenza da tenere e mente, ma, dall’altro, privarsene potrebbe voler dire rendere il Motorola Droid RAZR decisamente meno attrattivo rispetto ai suoi principali concorrenti.
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